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Viaggiare per ritrovarsi: cosa significa davvero nel mio lavoro di travel designer Cosa significa, davvero, "viaggiare"? Per alcuni è una pausa. Per altri una lista da spuntare. Per me — e per chi si affida a me — è un ritorno a sé stessi . Nel mio lavoro di travel designer, ogni itinerario nasce da questa convinzione: il viaggio non è un’evasione, ma una trasformazione. Nel mio business, questo significa creare esperienze, non pacchetti Significa scegliere esperienze che rispondano a un bisogno profondo, non a una moda del momento . Significa darti spazio per rallentare, riconnetterti, sentire . Significa proporre momenti che diventano rituali , che ti permettono di lasciare andare ciò che non serve più e fare spazio a ciò che sei diventata. Significa costruire un viaggio che ti assomigli davvero , che parli la tua lingua interiore — anche quando le parole mancano. Come posso aiutarti, davvero? Non vendendoti un viaggio. Ma guidandoti in un percorso che abbia senso per t...

COME IL VIAGGIO E' DIVENTATO LA MIA PROFESSIONE

La curiosità per il mondo: un viaggio che inizia da bambina Sin da bambina ho avuto una grande curiosità per il mondo: il desiderio di scoprire, conoscere culture diverse, emozionarmi davanti a luoghi nuovi. È una passione che ho continuato a vivere anche nella mia vita di tutti i giorni, insieme ai miei 3 figli. Il Regno Unito: una casa lontano da casa Questa passione ci ha portati a vivere per diversi anni in Inghilterra, un paese che oggi sento ancora un po’ casa, dove ho imparato ad abbracciare una cultura diversa dalla mia, a cui mi sento profondamente legata. È stato lì che, senza accorgermene, ho iniziato a costruire un modo di viaggiare che va oltre le fotografie e le mete turistiche: un viaggio che mette in ascolto, che ti cambia dentro. Ma è stata l’Asia la vera svolta Il mio primo viaggio in Asia è arrivato in un momento delicato: d opo il rientro in Italia — un ritorno più difficile del previsto — mi sentivo smarrita. Due dei miei figli stavano entrando nell’adolescenza, ...

Mai Chau, non Sapa: ho scelto il silenzio

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  C'è sempre un momento, prima di ogni partenza, in cui mi faccio la stessa domanda: “ Cosa sto cercando davvero in questo viaggio? ” Per il mio itinerario in Vietnam, la risposta è arrivata chiara: volevo stare a contatto con le persone , con la vita quotidiana, quella che si muove piano, senza filtri.  Non cercavo attrazioni famose o paesaggi da cartolina ma qualcosa che mi facesse sentire davvero lì, nel cuore di un luogo. Tutti parlano di Sapa , delle sue risaie terrazzate. ...bellissime, certo — se le visiti nella stagione giusta. Ma Sapa oggi è anche un centro turistico cresciuto in fretta: hotel, negozi, cemento che prende il posto dei sentieri. Io volevo più autenticità , più verità, qualcosa di più intimo e rispettoso. E poi c’era un altro elemento importante: viaggiavo con i miei tre figli adolescenti  (chi è genitore sa bene quanto sia delicato trovare un equilibrio tra scoperta e divertimento, senza che si annoino o si sentano “trascinati”) Sapa richiede lungh...