Viaggiare per ritrovarsi: cosa significa davvero nel mio lavoro di travel designer



Cosa significa, davvero, "viaggiare"?
Per alcuni è una pausa. Per altri una lista da spuntare. Per me — e per chi si affida a me — è un ritorno a sé stessi.
Nel mio lavoro di travel designer, ogni itinerario nasce da questa convinzione: il viaggio non è un’evasione, ma una trasformazione.

Nel mio business, questo significa creare esperienze, non pacchetti

Significa scegliere esperienze che rispondano a un bisogno profondo, non a una moda del momento.
Significa darti spazio per rallentare, riconnetterti, sentire.
Significa proporre momenti che diventano rituali, che ti permettono di lasciare andare ciò che non serve più e fare spazio a ciò che sei diventata.
Significa costruire un viaggio che ti assomigli davvero, che parli la tua lingua interiore — anche quando le parole mancano.


Come posso aiutarti, davvero?

Non vendendoti un viaggio.
Ma guidandoti in un percorso che abbia senso per te, in questo momento della tua vita.
Attraverso i miei itinerari personalizzati e le consulenze, ti aiuto a scegliere la destinazione giusta non per quello che offre in superficie, ma per ciò che può smuoverti dentro.

Ti aiuto a:

  • superare la paura di viaggiare lontano, se ti senti incerta o poco organizzata

  • vivere un viaggio autentico, lontano dagli schemi e dai selfie point

  • sentirti protagonista, e non spettatrice, del luogo che attraversi


Il viaggio non è fuori, è dentro e io ti accompagno

Se stai cercando qualcosa che non sai ancora definire, ma che senti forte,
se sogni un’esperienza che parli a te — non ai social —,
se vuoi che ogni tappa abbia un perché, allora sei nel posto giusto.

Nel mio lavoro, tutto parte da questa domanda: "Cosa ti muove dentro?"


Il resto lo costruiamo insieme


Se senti che è il tuo momento, io sono qui.
Per ascoltarti, consigliarti, creare insieme il viaggio che meriti.

Scrivimi, raccontami cosa ti muove.

Il tuo prossimo viaggio potrebbe iniziare proprio da qui.

Commenti

Post popolari in questo blog

Mai Chau, non Sapa: ho scelto il silenzio

COME IL VIAGGIO E' DIVENTATO LA MIA PROFESSIONE