Mai Chau, non Sapa: ho scelto il silenzio

 C'è sempre un momento, prima di ogni partenza, in cui mi faccio la stessa domanda:

Cosa sto cercando davvero in questo viaggio?


Per il mio itinerario in Vietnam, la risposta è arrivata chiara: volevo stare a contatto con le persone, con la vita quotidiana, quella che si muove piano, senza filtri. Non cercavo attrazioni famose o paesaggi da cartolina ma qualcosa che mi facesse sentire davvero lì, nel cuore di un luogo.


Tutti parlano di Sapa, delle sue risaie terrazzate. ...bellissime, certo — se le visiti nella stagione giusta. Ma Sapa oggi è anche un centro turistico cresciuto in fretta: hotel, negozi, cemento che prende il posto dei sentieri.

Io volevo più autenticità, più verità, qualcosa di più intimo e rispettoso.


E poi c’era un altro elemento importante: viaggiavo con i miei tre figli adolescenti (chi è genitore sa bene quanto sia delicato trovare un equilibrio tra scoperta e divertimento, senza che si annoino o si sentano “trascinati”)


Sapa richiede lunghe camminate, salite e discese... Mai Chau, invece, offre un ritmo più lento ma non per questo meno profondo. Pianure verdi da attraversare in bicicletta, villaggi di palafitte in legno, persone che lavorano nei campi, donne che raccolgono verdure con movimenti che sembrano un rito.

Qui la vita si muove piano, e il silenzio ha un suono bellissimo.

Non ci sono le famose risaie terrazzate, è vero ma c’è uno spettacolo fatto di semplicità: il verde che si estende a perdita d’occhio, i bambini che giocano liberi, i bufali che camminano lenti sull’argine.

E' in posti così che mi fermo, osservo e respiro.

E ogni volta mi ritrovo a pensare alla nostra vita frenetica, a tutto ciò che ci fa correre senza sosta. Qui, invece, il tempo si dilata e ti accorgi che non serve fare tanto per sentirsi felici. 

A volte basta guardare, ascoltare… lasciarsi toccare da ciò che è essenziale.






È questo il cuore dei viaggi che creo

Quando creo un itinerario, non parto mai da ciò che devi vedere, ma da te: da chi sei, da cosa sogni, dalle emozioni che vuoi vivere e da quel modo tutto tuo di sentire il viaggio.

Cerco luoghi che non si limitino a mostrarsi, ma che ti accolgano.

Posti in cui puoi sentirti parte di qualcosa, anche solo per un giorno.


Mai Chau, per me, è stato questo: un luogo che mi ha ricordato quanto abbiamo bisogno di rallentare, di riconnetterci alla terra, agli altri, a noi stessi.

Un posto semplice, ma pieno di significato.


Se anche tu sogni un viaggio così…


...in cui non si corre, ma si sente, in cui si incontra davvero. Scrivimi!

Creo viaggi su misura per chi vuole tornare a casa diverso da come è partito e per chi sa che il vero lusso, oggi, è poter rallentare.



🌾Hai mai provato la sensazione di sentirti in pace semplicemente guardando una risaia? Raccontamelo nei commenti o scrivimi: mi piacerebbe sapere qual è stato il tuo “luogo del silenzio”.


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